(Premessa: il presente articolo è rivolto a persone non “del settore”, si vuole pertanto mantenere il focus sugli aspetti principali di semplice comprensione, vengono quindi trascurati aspetti più complessi, ma sicuramente attinenti agli argomenti trattati quali ad esempio: processi biochimici ed energetici, carico e indice glicemico degli alimenti, ecc, rinviando a successivi articoli tali approfondimenti).
Prendete una qualsiasi rivista “poco scientifica” (quelle maggiormente lette per capirci e che potete trovare nelle sale di attesa di qualsiasi negozio), sono certo che al suo interno troverete almeno un articolo in cui viene promossa una nuova dieta, dal nome magari esotico, che vi permetterà di ottenere risultati miracolosi in pochissimo tempo, oppure un nuovo tipo di allenamento che in soli 5 minuti al giorno vi permetterà di vedere miracolosamente colare tutto il grasso accumulato in anni e anni di abbuffate… Bene, ma se esistono così tanti metodi per poter dimagrire senza troppi sacrifici, come mai sono pochi quelli che ci riescono?
Occorre innanzi tutto effettuare una prima importantissima distinzione tra “dimagrire” e “perdere peso”. Quasi tutti si accontentano (o accontenterebbero) di vedere l’ago della bilancia spostarsi verso sinistra, ma non è quello a cui dovete ambire!!! Quando una persona è in sovrappeso deve indirizzare i propri sforzi nel tentativo di ridurre i quantitativi di massa grassa (BF) e incrementare la massa magra. Ma facciamo un passo indietro e rispondiamo alla domanda del titolo: NO, DIMAGRIRE E’ FACILISSIMO, basta introdurre meno calorie di quelle che consumiamo. “Ah fantastico” direte voi ”da domani calcolo quante sono le calorie che consumo ogni giorno e mi preparo un piano di alimentazione che preveda un deficit calorico rispetto a tale soglia!”, ed è qui che in genere si commette l’errore più grosso: cercare di dimagrire puntando solamente a una riduzione delle calorie da introdurre nel corpo con gli alimenti. O meglio, la strategia potrebbe anche essere corretta, ma vi assicuro che non è quella che vi permetterà di mantenere a lungo i vostri risultati (oppure per mantenerli potrebbe essere necessario fare sacrifici probabilmente evitabili impostando un altro tipo di strategia). La strada che io propongo è infatti quella di cercare di incrementare le calorie consumate dal proprio metabolismo basale.
Per motivare tale affermazione occorre innanzi tutto dare una prima e semplice definizione a “metabolismo basale”: è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia (il metabolismo è quindi la velocità con cui il nostro corpo brucia le calorie per soddisfare i suoi bisogni vitali). In un individuo sano e sedentario, il metabolismo basale rappresenta circa il 65-75% del dispendio energetico totale, l’attività fisica rappresenta circa 15-30%, mentre l’ultima quota del dispendio energetico è rappresentata dalla termogenesi (aspetto che non verrà approfondito nel presente articolo).
Il consiglio che io do da sempre a coloro che intendono impostare un corretto piano di dimagrimento, è quindi quello di cercare di intervenire sulla “fetta più grande della torta”. Ma come?
Il metabolismo basale è influenzato da:
Ho messo in evidenza nell’elenco qui sopra il fattore su cui ritengo maggiormente proficuo intervenire: la massa magra (LBM – Lean Body Mass). La massa magra è un insieme composto di:
Sulla base delle considerazioni sopra esposte, ricapitolando, la strategia migliore per impostare un programma di dimagrimento deve basarsi (o comunque sicuramente tenere in considerazione) sul tentativo di incrementare la quota di dispendio energetico derivante dal metabolismo basale, intervenendo sull’incremento di massa magra e più in particolare di “muscoli”:
più muscoli abbiamo e più calorie consumiamo nel corso della giornata, indipendentemente dall’età, dalla funzionalità tiroidea e dal livello di attività fisica. Il muscolo, infatti, è un tessuto vivo, in continuo rinnovamento e con richieste metaboliche nettamente superiori rispetto al tessuto adiposo (quasi dieci volte).
Ci tengo a sottolineare che questo non significa assolutamente dover cercare di assomigliare (ma neanche lontanamente) a Mr o Miss Olympia!!!
Impostare un determinato tipo di allenamento (principalmente) e un buon piano alimentare (in secondo luogo) è la via corretta; sconsiglio vivamente il “fai da te” in entrambi i casi, ma di affidarsi a professionisti preparati sempre! Consigli sul “come fare” li riporterò in un successivo articolo…